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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Una guaritrice del Fuoco di Sant'Antonio in Brianza, la quale sta utilizzando foglie di rosa.
👉Medicina popolare: saperi terapeutici, magia e religione al servizio della comunità

Noi, oggi, guardiamo alle pratiche della medicina popolare con lo sguardo della medicina ufficiale occidentale che le fa apparire vane o ridicole. Questi interventi, tuttavia, avevano un effetto positivo sul paziente: anche la dimensione comunitaria e la solidarietà umana, infatti, erano rimedi essenziali per affrontare la malattia che colpiva una persona vicina.

È importante notare come le ricerche condotte nella nostra zona sulle pratiche di medicina popolare tradizionale incontrano quasi sempre saperi riservati o segreti che, proprio per questa esclusività, fanno pensare alla ‘magia’. Ciò che si coglie osservando i guaritori o parlando con essi è, però, un riferimento costante a formule e a figure di tipo religioso: da un lato, il dono da cui deriverebbe ciò che le donne sanno fare con la diagnosi e/o con la cura, secondo i loro racconti, deriva da un esponente del clero; dall’altro, le preghiere più comuni della liturgia cattolica, recitate dal paziente, sembrano avere un ruolo fondamentale per rendere efficace ciò che la guaritrice ha fatto con i gesti e con le orazioni inaccessibili.
Si è ipotizzato che queste pratiche segrete, specialmente nei secoli scorsi sospettate di essere magiche o demoniache, abbiano avuto bisogno di tutelarsi da possibili sospetti di stregoneria. Da qui il legame evidenziato con la religione ufficiale, i suoi protagonisti – preti o santi – e i suoi riti.

Elisa Colombo, ricercatrice del Museo Etnografico dell'Alta Brianza

In funzione da mercoledì 24 febbraio il centro vaccinazione Covid di Introbio in località Sceregalli. È il primo centro vaccinale Covid operativo nella ATS Brianza oltre alle sedi ospedaliere del territorio già attive da giovedì 18 febbraio. Lo avevamo anticipato giorni fa nel nostro articolo I MEDICI DI INTROBIO IN PRIMA LINEA (E ANCHE IN TV!) PER LE VACCINAZIONI (valbiandino.net).

Da ieri vengono vaccinati, con vaccino Pfizer, 66 cittadini valsassinesi over 80 al giorno, il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato; in alcune giornate, grazie alla presenza dei Medici di base si arriverà a 132 vaccinati al giorno. L`accoglienza e l`accettazione sono svolte dagli operatori della Protezione Civile che, come al solito, hanno dato la loro totale disponibilità a supportare un'iniziativa così importante a tutela delle fasce deboli della popolazione.

Anche una troupe della RAI e` venuta in Valsassina per filmare la vaccinazione degli anziani, con un servizio andato in onda mercoledi 24 alle ore 19,30 nell`edizione regionale lombarda del TG3, in cui ha intervistato operatori sanitari e pazienti  In particolare hanno parlato i dottori Antonio Menga, Attilio Artusi e Silvia Artusi che assieme a Libero Tamagnini e Giampiero Bellini costituiscono il team della Medicina di Rete che ha come sede il presidio introbiese, struttura che, ancora una volta, si pone al centro del servizio sanitario della Valle svolgendo un ruolo imprescindibile per tutti i cittadini.

L'attenzione riservata dai media in questa occasione ha contribuito ad accendere ancor più i fari sul presidio, gratificando il lavoro di tutti gli operatori sanitari che in esso lavorano ed ai quali va la riconoscenza di tutti noi.

Di seguito il link del filmato riguardante Introbio, da RAI PLAY:

https://www.rainews.it/tgr/lombardia/notiziari/index.html?/tgr/video/2021/02/ContentItem-95595b1a-817b-49e8-bd21-09f73e22e44e.html

 

Un libro per raccontare la storia dell’Elisoccorso sanitario in Lombardia. A poco più di trent’anni dall’istituzione del servizio, le giornaliste Francesca Guido e Francesca Indraccolo, specializzate in ambito sanitario, hanno realizzato il volume “Missione Paziente – Nascita e sviluppo dell’Elisoccorso in Lombardia” (25 euro, SUPER Edizioni – Pernice Editori S.r.l.) che illustra le tappe più significative dell’evoluzione di questo tassello del sistema di emergenza-urgenza regionale.

L’iniziativa editoriale è destinata agli operatori del settore ma anche ai non addetti ai lavori e ha un fine benefico. E’ stato infatti realizzato per la Fondazione Pro Elisoccorso – Servizio 118 onlus che, grazie al ricavato proveniente dal 20% del prezzo di copertina concesso dall’editore, intende acquistare attrezzature e apparecchiature per AREU, l’Agenzia regionale dell’Emergenza Urgenza della Lombardia.

Le ipotesi degli esperti: valutare zone rosse circoscritte. Al 12 febbraio la variante inglese era del 17,8 per cento sul territorio nazionale

Il territorio della Lombardia è in zona gialla, tuttora, fino a venerdì. Il monitoraggio periodico del contagio da Covid19 permette quindi l’apertura di bar e ristoranti fino alle 18 anche se restano in vigore il coprifuoco alle 22 e il divieto di spostarsi tra Regioni, se non per motivi di necessità.

Le ultime notizie sull’andamento dell’epidemia richiedono però attenzione sui possibili sviluppi della variante inglese, la mutazione del virus che preoccupa per un più alto rischio di contagiosità e, inoltre, di diffusione tra i più giovani. Le ipotesi degli esperti, che ventilano un nuovo lockdown rigido, sono ad oggi solo prospettive teoriche mentre sono possibili chiusure mirate, per bloccare eventuali focolai locali e sono attese i prossimi dati periodici sul contagio di venerdì 19.
Lombardia in zona gialla, ma la variante inglese è già presente

Nei giorni scorsi sono emersi alcuni focolai di Covid19 con variante inglese che si è provato a bloccare con la chiusura delle scuole coinvolte: è accaduto a Bollate, a Milano in zona Barona, Crema e Pavia.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità, aggiornata a venerdì scorso, il 12 febbraio, dichiarava che a livello nazionale la variante inglese si attesta sul 17,8 per cento. Si tratta di risultati preliminari, specifica Iss, di un’analisi su 852 campioni per 82 laboratori provenienti da 16 regioni e province autonome, ripartiti in base alla popolazione. Iss scrive che il risultato medio è in linea con quello di altre survey condotte in Europa ma osserva che, nei prossimi mesi, la variante inglese è destinata a diventare prevalente.

Dice Iss:

“La necessità di monitorarne attentamente la prevalenza deriva dalla sua maggiore trasmissibilità rispetto al virus originale. Un attento monitoraggio ci consentirebbe, assieme al rafforzamento delle misure di mitigazione, di contenere e arginare gli effetti della nuova variante mentre si prosegue con le vaccinazioni, che restano comunque efficaci anche contro il virus mutato.
Nei prossimi giorni l’indagine sarà ripetuta, per verificare la velocità di diffusione della nuova variante”.

Martedì, 16 Febbraio 2021 06:51

COVID 19, I VACCINI E LE VARIANTI

Nelle ultime settimane si sono accavallati report di riviste scientifiche internazionali e di giornali e riviste non specialistiche su due aspetti paralleli, anche se di segno opposto, che spaziano dalla speranza dei vaccini ai timori delle cosiddette nuove varianti relativamente al Corona Virus (SARS-CoV-2). A comporre il quadrilatero, non vanno dimenticati due lati essenziali del quadrato, ovvero il distanziamento ed i suoi effetti (dalle mascherine al lock-down, più o meno parziale) alle possibile applicazioni di terapie personalizzate efficaci, basate sull’impiego dei cosiddetti “anticorpi monoclonali”.

Mai come adesso si puo’ dire che si naviga a vista tra certezze ed incertezze, nel tentativo di trovare un equilibrio tra economia e salute, tra salvaguardia delle popolazioni più a rischio e la necessità di salvaguardare e proteggere la didattica e la formazione dei giovani. Il condizionale è d’obbligo, per tutte le affermazioni le prese di posizione, col rischio di scelte spesso improvvise ed impopolari a seguito di una interazione ovviamente non facile tra mondo della politica ed istituzioni da una parte e comitati tecnico/scientifici (non esistono solo in Italia e in USA….) dall’altra.

E’ possibile trovare un buon senso senza lasciarsi andare a conclusioni affrettate o giudizi forzatamente parziali?
Di certo sappiamo che la famiglia dei Corona virus cerca di adattarsi a condizioni ecologiche diverse adattandosi, a volte aumentando l’aggressività (per esempio, sotto la pressione selettiva di un aumento di vaccinati e di livelli di anticorpi che cercano d limitarne la diffusione) ma anche diminuendola (per permettergli di sopravvivere meglio lasciando a disposizione più soggetti da infettare), ed in ogni caso si tratta di “mutazioni” imprevedibili, legati al concetto di nuove varianti che possono emergere (variante inglese, californiana, sudafricana, brasiliana….) per ora apparentemente non più benigne.

Il vaccino è un presidio sicuro di prevenzione, che andrà somministrato allo scopo di arrivare il più velocemente ad una copertura di popolazione almeno variabile tra 80% e 90% per assicurare il non aggravio sui costi di ricovero e sull’impegno delle terapie intensive, ma solo con una terapia sicura, dai costi limitati e facilmente praticabile – al limite anche in ambienti extra-ospedalieri in regime di ricovero- si potrà affermare di essere in una condizione di controllo della pandemia.
Né va dimenticato che nel bilancio di salute globale vanno anche contabilizzate le complicanze e le conseguenze di patologie importanti non diagnosticate in tempo, o su cui non si riesce ad arrivare ad agire nei tempi corretti, e che già da mesi mancano i tempi corretti per il necessario follow-up.

Ne consegue un solo atteggiamento di buon senso, ovvero, accanto ai sistemi di sorveglianza di reinfezioni o infezioni post-vaccinali, ed isolamento di ogni nuova variante, proseguire l’attenzione ai metodi fisici finora applicati – mascherina, distanziamento – ed uso del buon senso, anche in soggetti già vaccinati o post-infezione accertata, per non perdere i vantaggi che lentamente – ma, speriamo, inesorabilmente – nel giro di qualche mese dovremmo potere osservare e misurare.

Prof. Carlo Agostoni
Direttore Pediatria - Media Intensità di Cura
Interim Pronto Soccorso Pediatrico
Fondazione IRCCS Ca' Granda - Ospedale Maggiore Policlinico

Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità
Università degli Studi di Milano

 

Venerdì, 12 Febbraio 2021 14:34

VACCINAZIONI: COME SI FA A PRENOTARSI

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTI COVID-19

💉 Da lunedì 15 Febbraio 2021 i cittadini lombardi che hanno più di 80 anni (comprese le persone nate nel 1941) potranno aderire alla vaccinazione anti-covid collegandosi alla piattaforma internet dedicata, muniti di Tessera sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi e il numero di cellulare.

✅ La richiesta può essere presentata anche dai familiari o da altra persona che si prende cura del soggetto da vaccinare. È importante avere a portata di mano i dati di cui sopra, oltre che quelli identificativi della persona.
✅ In alternativa possono fornire supporto per l'inserimento dei dati il Medico di Medicina Generale o la farmacia di fiducia.
❗In fase di prenotazione, per verificare che il numero di cellulare inserito sia corretto, il sistema invia all'utente un SMS con un codice di verifica per la validazione. È necessario esprimere la volontà di aderire alla campagna vaccinale Covid-19. Al termine della procedura verrà generata una ricevuta contenente il numero della richiesta di adesione.

‼️Successivamente alla fase di adesione, il cittadino riceverà un SMS in cui vengono fornite le indicazioni dell'appuntamento ( _al momento non è prevista la possibilità di modificare data, ora e luogo della somministrazione_ ). Qualche ora prima della vaccinazione un SMS ricorda al cittadino l'appuntamento fissato.
Per ottenere una migliore protezione dal coronavirus occorrono due dosi di vaccino. L'appuntamento per la seconda dose viene fissato contestualmente alla somministrazione della prima dose.
🦠 Il sito su cui aderire alla vaccinazione anti covid-19, attivo a partire dal 15 febbraio, è il seguente ⤵️
www.vaccinazionicovid.servizirl.it

☎️ Per informazioni, da sabato 13 febbraio sarà abilitato il numero verde 800894545.
📅 Le somministrazioni del vaccino per gli over 80 cominceranno a partire dal 18 febbraio 2021.
Vaccinarsi non è un obbligo, ma è un dovere civico.

Dal 15 febbraio 2021 per i cittadini lombardi che hanno più di 80 anni (comprese le persone nate nel 1941) è possibile manifestare la propria adesione alla vaccinazione anti covid-19 collegandosi alla piattaforma dedicata www.vaccinazionicovid.servizirl.it

Questo il comunicato della Rete Valsassina: chi ha piu` di ottant`anni quindi potra` collegarsi al sito suddetto e prenotare la propria vaccinazione, che ricordiamo e` suddivisa in due fasi (la seconda vaccinazione dopo tre settimane).

E` presumibile che riceveranno il vaccino Pfizer (mentre AstraZeneca e` destinato a classi piu` giovani, sotto i 55 anni).
E` anche probabile che nel corso della prenotazione verra` stabilito il luogo (se presso il Presidio di Introbio o negli Ambulatori comunali)

Una sinergia che si può definire “interaziendale” quella tra gli specialisti della Struttura di Urologia dell’ASST di Lecco e i professionisti brianzoli dell’ASST Brianza per la presa in carico e la cura del paziente con tumore prostatico.

“Con l’Urologia di Vimercate – spiega Paolo Favini, Direttore Generale dell’ASST lecchese – per rispondere alle esigenze di un territorio vasto che comprende le due Aziende Socio Sanitarie Territoriali, abbiamo intrapreso, in questi anni, una sinergia proficua e molto collaborativa per il trattamento delle neoplasie prostatiche”.
“Il nostro obiettivo – prosegue Favini – è quello di garantire la miglior soluzione di cura e trattamento per questa neoplasia che oggi, nel nostro Paese, rappresenta oltre il 20% dei tumori diagnosticati negli over 50. In entrambe le ASST, accompagniamo il paziente in tutto il suo percorso diagnostico e terapeutico, avvalendoci dell’alta qualità chirurgica e diagnostica dell’una o dell’altra Azienda a seconda delle necessità cliniche della persona”.

Che cosa significa nella pratica? “Nell’ottica delle sinergie e dell’ottimizzazione delle risorse – puntualizza Salvatore Scuzzarella, Primario della Struttura di Urologia dell’ASST lecchese – i pazienti presi in carico nei nostri Ambulatori che necessitano della metodica diagnostica fusion Biopsy vengono inviati a Vimercate mentre Vimercate invia i suoi pazienti e i suoi medici a Lecco quando il tumore deve essere asportato, avvalendosi dell’ausilio del modernissimo robot Da Vinci Xi che, come ormai nota, consente una chirurgia mini invasiva che rispetta le strutture nervose necessarie per la potenza sessuale e la continenza, oltre ad essere estremamente preciso nell’eradicazione del tumore”.

Entrambe sono tecniche di diagnosi e trattamento assolutamente innovative: la fusion Biopsy è un esame specifico per le biopsie estremamente mirate delle patologie della prostata e della mammella. Necessita di una risonanza magnetica multiparametrica e di un ecografo con software specifico che è in grado di collimare le immagini della risonanza con l’ecografo e l’ago della biopsia,  in questo modo vengono rintracciati quei tumori che non sono stati trovati con la metodica tradizionale e con una clinica sospetta per neoplasia; i casi che necessitano di questa metodica sono circa il 20 % di tutte le biopsie e in genere si tratta di una seconda biopsia  dove la prima non ha dato un risultato chiaro.

Il robot Da Vinci Xi (nella foto), la piattaforma robotica di ultima generazione, rappresenta invece l’emblema della precisione e dell’efficacia in sala operatoria. Nato per il tumore della prostata, si è evoluto nella chirurgia di molte patologie sia in campo urologico (reni, vescica, surrene, etc.) che in campo ginecologico e nella chirurgia generale.
Presso l’ASST di Lecco trova utilizzo a 360 gradi in tutte le chirurgie e, sempre nell’ottica delle sinergie, gli specialisti di Via dell’Eremo si rendono sempre disponibili nell’offrire questa tecnologia ad altri ospedali in risposta alle esigenze di cura dei loro pazienti.

 

Rinnovato anche il Direttivo direttivo dell`OPI
Dopo le elezioni gli organi dell’ente hanno distribuito le cariche al loro
interno. Nasce la Commissione d’albo, per effetto della legge 3/2018,
che sarà presieduta da Giulia Mandelli.

Fabio Fedeli confermato alla presidenza dell’Opi, ordine delle professioni
infermieristiche di Lecco per i prossimi quattro anni. Lo hanno stabilito gli organi
appena eletti che si sono riuniti nel termine degli 8 giorni previsti dalla norma
proprio per distribuire le cariche.

“È stata fatta una scelta di continuità nelle cariche, rispetto al precedente mandato.
All’interno degli infermieri eletti vi sono diversi colleghi che per la prima volta si
affacciano all’attività ordinistica” - dice Fedeli –“Il gruppo è costituito da
professionisti con esperienze lavorative e curriculum formativi eterogenei,
nell’intento di essere rappresentativo dell’intera categoria degli infermieri e degli
infermieri pediatrici. Nei prossimi giorni procederemo ad istituire gruppi di lavoro e
tavoli su tematiche specifiche, prevedendo anche modalità per coinvolgere e
ascoltare tutti i colleghi iscritti all’albo. Ci aspetta un periodo di grande impegno,
durante il quale continueremo a dare il nostro contributo nell’emergenza sanitaria.”

Fedeli sottolinea anche l’impegno rivolto nei confronti della popolazione: “Vogliamo
mantenere il rapporto con le amministrazioni, gli enti e le associazioni di cittadini al
fine di poter dare il nostro contributo nelle tematiche che riguardano la salute della
popolazione”.

Accanto a Fabio Fedeli, che assume per il secondo mandato la carica di presidente,
lavorerà il direttivo composto da Cameroni Jacopo (vice presidente), Redaelli
Ilaria (segretaria), Cogliati Michele (tesoriere) e i consiglieri Ardito Silvia,
Citterio Claudia, Corvaglia Giulia, Di Bella Salvatore, Milani Orietta Lorenza, Negri
Stefania, Palmisano Claudio, Pandiani Simona, Panzeri Martina, Riccardi Alessia
Anna, Sala Alessia.

La commissione albo, organo costituito a seguito della legge 3/2018 che ha
riformato gli Ordini delle Professioni Sanitarie sarà presieduta da Mandelli Giulia
ed è composta anche da Agovino Simona (con funzioni di vice
presidente), Damico Vincenzo (segretario), Floriani Jean Claude, Lizzi
Annamaria, Meoli Attilio e Panzeri Roberta.

Eboli Salvatore Carlo e Maiellaro Lucia sono i componenti effettivi del
collegio dei revisori dei conti, mentre Muraca Giuseppe è il membro supplente.

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